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Nuovo Logo minRealtà unica nel panorama educativo della Capitale, il “DE PINEDO” vanta una tradizione radicata nel tessuto culturale cittadino, riuscendo a coniugare una forte identità storica con una coraggiosa apertura alla modernità e al contesto internazionale. La varietà della nostra offerta formativa punta a realizzare momenti di incontro e di sinergia tra indirizzi di studio, professionalità ed esperienze.

La sede è ubicata in via Francesco Morandini, 30 (zona Vigna Murata). L’Istituto è facilmente raggiungibile con la metropolitana “B” (Laurentina) ed è servita dalle linee 702, 762, 765, 764, 772

Obiettivo primario d'Istituto

L’obiettivo primario che si propongono gli operatori scolastici di questa istituzione è lo sviluppo intellettuale e morale dei ragazzi, in una scuola che sappia predisporre situazioni di insegnamento/apprendimento nelle quali gli stili personali e le capacità intellettuali diversificati (sia dei docenti che degli studenti) possano trovare le condizioni ideali per affermarsi. Le scelte dei percorsi di studio e le modalità di attuazione, le attività curriculari ed extracurriculari, la partecipazione al contesto sociale, intendono promuovere nei giovani la consapevolezza della dimensione europea della cultura e sono animate dall’idea che valorizzazione degli studenti è sia un dovere istituzionale sia un valore sociale. Lo studente sarà stimolato ad avere consapevolezza di sé e dell’importanza delle relazioni sociali, e a riflettere su ciò che egli stesso e i suoi compagni possono contribuire a realizzare: una comunità educativa in cui il rispetto delle idee, della dignità delle persone e degli spazi comuni sia costante occasione di crescita.

 

Finalità

  1. Le finalità generali sono le seguenti:garantire l'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche in ambito aeronautico e logistico, sia attraverso l'apprendimento teorico sia attraverso esperienze di laboratorio e gli stage in azienda
  2. far acquisire agli allievi una solida preparazione sui contenuti delle singole discipline, funzionali al successivo inserimento nel mondo del lavoro o per un ulteriore approfondimento in ambito universitario
  3. trasmettere metodi di studio e competenze linguistiche che rendano gli studenti autonomi e capaci di tenersi sempre culturalmente e tecnicamente aggiornati, in un mondo globale e in continuo cambiamento
  4. sostenere gli allievi nella fase dello sviluppo della personalità, nell'acquisizione di capacità logiche e di autonomia operativa;
  5. far apprendere a praticare le regole del vivere civile, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui e promuovere la comprensione di usi e valori anche diversi dai propri;
  6. rendere la scuola un luogo di aggregazione e crescita, che possa essere fruito a diversi livelli e anche nel tempo libero.

La Scuola sul Territorio

L'Istituto è fortemente caratterizzato per la sua unicità sul territorio di Roma e Provincia, inoltre per la specificità e la particolarità degli indirizzi di studio, la scuola intrattiene rapporti con enti e aziende, legate al mondo aeronautico, ubicate su tutto il territorio nazionale. L’istituto si offre come uno dei centri culturali di riferimento per quegli aspetti del sapere che attengono al suo indirizzo tecnico. Intrattiene dunque rapporti con le scuole limitrofe ed è integrato nella Rete delle scuole del XIX e XX Distretto (Municipio VIII e IX). È in contatto con enti e ditte per l’attuazione di percorsi formativi integrati e per agevolare la ricerca di sbocchi lavorativi. Occasionalmente offre servizi ai cittadini e in particolare ai giovani del quartiere mettendo a disposizione risorse o accettando partecipazione di esterni alle sue attività.

Storia dell’Istituto F. De Pinedo

I corsi dell'Istituto Tecnico Aeronautico di Stato Francesco De Pinedo cominciarono il 1°ottobre 1968 per iniziativa del Prof. Dott. Giovanni Micci, il cui ruolo è stato fondamentale, sia nel definire la configurazione del nuovo tipo di istituto tecnico, sia nel dirigere il De Pinedo come preside fino all'anno scolastico 1995/1996.

Inizialmente il percorso formativo era articolato in due indirizzi:

  • Aspirante al comando di aeromobili (pilota);
  • Aspirante all'assistenza e al controllo della navigazione aerea.

Si caratterizzava per l’attività di volo protratta fino al conseguimento del brevetto di pilota privato, che, sulla base dei finanziamenti disponibili, era riservata agli allievi meritevoli. Nell'anno 1977 emerse la necessità di rivedere i percorsi curricolari degli istituti tecnici aeronautici, allo scopo di renderli più rispondenti alle aspettative di alunni e degli operatori del settore aeronautico. Dunque nel 1982 si arrivò all’unificazione dei due indirizzi e alla definizione di un progetto, comune agli Istituti di Catania, Forlì e Roma, denominato Progetto Alfa. La sperimentazione era finalizzata a creare la figura del "Perito Tecnico del Trasporto Aereo", secondo due principi:

  • Ottenere il massimo ampliamento della cultura generale;
  • Valorizzare la cultura aeronautica e la formazione tecnica specifica.

Nel tempo l’Istituto ha adeguato i suoi insegnamenti alle richieste del mondo del lavoro il curricolo si è quindi definito per la formazione delle figure:

  • Diplomato per la Conduzione del mezzo aereo
  • Diplomato per le Costruzioni aeronautiche
  • Diplomato per la logistica

La scuola, per tipologia di percorso e per dislocazione geografica, accoglie alunni provenienti da tutta la regione Lazio e da tutta Italia. La permanenza degli studenti lontano dalla loro residenza è resa possibile grazie al Convitto dell’Istituto Agrario, situato a breve distanza dall’Istituto.

Biografia di Francesco De Pinedo

Francesco De Pinedo (Napoli, 16 febbraio 1890 – New York, 3 settembre 1933) è stato un aviatore e generale italiano, sottocapo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica, pioniere dell'aviazione e discendente di una nobile famiglia napoletana.

Biografia

Francesco De Pinedo nacque a Napoli da una famiglia di origini nobili. Nel 1908, all'età di 18 anni si arruola nella Regia Marina entrando nell'Accademia Navale di Livorno. Imbarcato su un cacciatorpediniere, partecipa alla Guerra italo-turca del 1911, dove assiste al primo impiego bellico degli aeroplani. Entra a far parte del Servizio Aeronautico della Regia Marina e prende parte alla prima guerra mondiale compiendo missioni di ricognizione, venendo decorato con Croce al merito di guerra. Nel dopoguerra, compie dei voli dimostrativi raggiungendo l'Olanda e la Turchia, mettendo in mostra capacità organizzative per queste imprese e nel 1923 consegue il brevetto di pilota e transita nella da poco costituita Regia Aeronautica, dove in riconoscimento del suo talento viene nominato pur giovane per l'incarico, Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Aeronautica con il grado di tenente colonnello.

La trasvolata oceanica

De Pinedo

Nel 1927, con Carlo Del Prete e il motorista Vitale Zacchetti, De Pinedo effettuò trasvolate su di un Savoia-Marchetti S.55 denominato "Santa Maria" da Roma alle Isole di Capo Verde, su Buenos Aires e infine raggiunse l'Arizona. Il 6 aprile, mentre effettuava il rifornimento sul Lago Roosevelt in Arizona l'aereo prese fuoco e s'inabissò in pochi minuti. Il completamento del raid fu reso possibile grazie all'invio di un altro idrovolante Savoia Marchetti S.55, ribattezzato "Santa Maria II" per via marittima da Genova a New York.

Il viaggio di ritorno, ricongiungendosi al tragitto iniziale a New Orleans, toccò Memphis, Chicago, alcune località in Canada, Terranova, le isole Azzorre, Lisbona, Barcellona con arrivo finale al Lido di Ostia a Roma.

Capo di Stato Maggiore

Nel novembre del 1928, con il grado di generale di brigata aerea ebbe l'incarico di Sottocapo di Stato Maggiore con mansioni di Capo di Stato Maggiore di tutta la forza armata. A seguito di contrasti con Italo Balbo si dimise dall'incarico il 29 agosto 1929 e fu nominato addetto aeronautico in Argentina.

La morte

santamariaIl 3 settembre 1933, mentre si apprestava a intraprendere un volo in solitaria dalla lunghezza record di 6300 miglia da New York a Baghdad con un monoplano Bellanca, battezzato "Santa Lucia", non riuscì a decollare a causa del sovraccarico di carburante. De Pinedo perse il controllo del velivolo durante la corsa di decollo e urtò la recinzione ai bordi della pista, spezzando le ali. Il pilota sbalzato fuori dell'abitacolo, rimase ucciso nel rogo del carburante fuoriuscito che subito prese fuoco. I funerali si svolsero in forma solenne nella Cattedrale di San Patrizio a New York, e la salma fu rimpatriata in Italia con il transatlantico Vulcania. A Francesco De Pinedo è stato intitolato, nel 1968, l'Istituto Tecnico Aeronautico di Stato di Roma, uno dei tre esistenti in Italia (gli altri sono a Forlì e Catania). Sempre a Francesco de Pinedo è dedicato lo scalo portuale di Roma lungo la riva sinistra del Tevere, tra ponte Nenni e Ponte Matteotti. Il portale web dell'Aeronautica Militare ha proposto una pagina, intitolata "I grandi aviatori", dove vengono citate le maggiori personalità storiche dell'aviazione italiana, ponendo De Pinedo tra di esse; allo stesso è intitolata l'isola De Pinedo, un'isola fluviale del Po e l'oasi naturalistica di cui fa parte.

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