Page 31 - Quando i frutti maturano
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fosse stato capace di così tanta lungimiranza.
               Riconnetto le radici al terreno, risaldo le pareti della mia
               mente. Mi ritrovo nel letto e le lamentele hanno preso la
               forma di un sorriso di rassegnazione e un sospiro di
               ringraziamento agli anziani dell’umanità, quelli che mi
               hanno permesso di nascondere le mie paure in centinaia
               di modi differenti. C’è chi prepara il pane in casa per la
               prima volta, non capendo che quel brivido sul braccio è
               la mano esperta di una bisnonna che guida le sue
               mosse inesperte nell’impasto. C’è chi, solo, fissa uno
               schermo tentando di trovare una parvenza di normalità,
               senza capire che la normalità è il presente che viviamo,
               qualsiasi esso sia, e la parola che cerca senza trovare è
               un misto tra dolcezza ed illusione.

               Le generazioni cambiano. Quel che non ci rende sicuri è
               l’alterazione del concetto di normalità, che catalizzato da
               tecnologie e nove abitudini, si velocizza fin quasi a
               distorcersi. In America i finti sicuri degli anni 50
               guardavano con disprezzo e paura i ribelli degli anni 60.
               Ora ogni mese guarda con confusione i nuovi nati. Ogni
               giorno crea differenze abissali. Ogni ora. Ogni istante.
               La vita ha faticato a prendere lo slancio, ma ormai corre
               impetuosa, fugge esponenzialmente al nostro controllo
               mentre la natura si ribella alla nostra instabilità. Ed è con
               queste considerazioni che rallento la mia personale
               corsa. Spengo ogni dispositivo, guardo il tramonto che
               avanza e fuggo in una preghiera che ora ha un sapore
               amico. Il sapore di milioni di menti in cerca di una
               speranza. Da qui al principio, in un viaggio spirituale a
               ritroso nell esistenza. Prego per gli anziani, con la
               stessa intensità per cui prego per chi deve essere
               ancora concepito. E prego per me, un tonto che non si
               rende conto della grandezza di quel che sta vivendo
               perché avendo troppi mezzi a disposizione per
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